La telefonia a cui siamo abituati tutti, sin da piccoli, si basa sul cavo telefonico, “il doppino”, che tutti abbiamo in casa. Per decenni, è stata la soluzione più semplice e funzionale per avere il telefono in casa o in ufficio.

Col tempo, la tecnologia si è evoluta ed abbiamo avuto le linee telefoniche digitali, più avanzate, come la ISDN o il flusso primario, privilegio soltanto delle aziende di medie-grandi dimensioni.

Ma tutte queste soluzioni avevano comunque un grande difetto: la linea, e anche la numerazione, erano legate al posto fisico in cui si trovavano. Per fare un trasloco della linea, ci volevano giorni. Per aggiungere una nuova linea, in caso di necessità, erano necessarie settimane. Tutto questo non è al passo con i ritmi del lavoro che ci sono in Italia oggi. Da qui, grazie anche agli sviluppi tecnologici, è nata l’idea di una comunicazione vocale tramite rete, LAN o Internet che sia. Tra i vari protocolli, sviluppati dalle varie aziende, quello che è diventato lo standard delle telecomunicazioni è il protocollo SIP.

Il suo acronimo deriva da Session Initiation Protocol (Protocollo di inizializzazione sessione) e consente di stabilire la comunicazione tra due computer attraverso una rete IP, insieme ad altri due protocolli: SDP e RTP/RTCP.

Il primo, il protocollo SDP, sta per Session Description Protocol ed è responsabile della definizione dei parametri per lo scambio multimediale. RTP, nel frattempo, sta per Real Time Transport Protocol o protocollo di trasporto in tempo reale. Quello che fa, è trasmettere effettivamente l’audio della nostra conversazione.

Fondamentalmente, il protocollo SIP consente a due utenti di comunicare tra loro. Non si limita però alla sola voce, come avviene per una chiamata vocale, ma consente anche il trasporto di video o messaggi, oltre ai fax. È responsabile, tra l’altro, di sapere se un utente ha precedentemente stabilito una chiamata e, quindi, è occupato (funzionalità BLF, Busy Lamp Field).

La sua funzionalità consiste nello stabilire la comunicazione tra due dispositivi. Ma questo protocollo assicura semplicemente che la comunicazione sia possibile, non è un programma in sé o un dispositivo (come un telefono).

Il protocollo SIP viene utilizzato nelle chiamate vocali su IP (da qui VoIP, Voice over IP). Ciò consente a due utenti di connettersi tra loro e parlarsi.

Quindi… di cosa abbiamo bisogno per far funzionare il protocollo SIP? È essenziale che ci siano una serie di punti in modo che la comunicazione possa essere stabilita e funzionare correttamente, senza i quali non saremmo in grado di effettuare una chiamata VoIP, che sono:

  1. il dispositivo che supporta il protocollo SIP (che può essere un telefono fisico di tipo SIP, un cordless o uno smarphone/PC con l’applicazione client SIP)
  2. il server SIP (che può essere un centralino o direttamente la centrale del provider)

Nel prossimo articolo andremo ad analizzare, più in profondità, quali sono gli eventi che accadono quando un dispositivo fa la registrazione SIP, o la telefonata SIP, e come analizzare questi eventi con i software specializzati per poter capire i motivi dei malfunzionamenti.